Terramare - Ursula Le Guin
La saga Terramare non è quello che mi aspettavo.
Si discosta dall’idea di fantasy che avevo o, comunque, con cui sono cresciuta.
Mi aspettavo un fantasy come li conosco io: pieni di azione e combattimenti epici.
Non è un fantasy pieno di azione, un fantasy di quelli ai quali siamo abituati negli anni 2000.
È un fantasy classico, di quelli che venivano scritti fra gli anni 60 e gli anni 90, dove non è importante l'azione.
Se la vedessimo sotto questo punto di vista, allora apprezzeremo molto di più il libro.
Terramare è un fantasy molto introspettivo.
I personaggi, quasi tutti dalla carnagione color bronzo, non sono per nulla scontati, se pensiamo anche all'epoca in cui è stato scritto.
Questo libro è pieno di dettagli e di descrizioni che ci aiutano a immergerci appieno del mondo creato da Ursula Le Guin: ogni paesaggio viene descritto in modo tanto preciso da apparire reale, i personaggi vengono tutti ben caratterizzati.
Ursula Le Guin ha uno stile di scrittura unico, incantevole, e probabilmente riuscirebbe a rendere poetica anche la lista della spesa.
Un libro che è pura letteratura anche se non vi negherò che in alcuni punti l'ho trovato alquanto lento, ma nel suo complesso posso davvero dire che l'ho apprezzato.
Un romanzo forse poco conosciuto in Italia, ma riconosciuto da tutti come uno dei capostipiti del mondo fantasy.
Iniziamo, nei primi capitoli, a conoscere il nostro protagonista Sparviere (il cui vero nome scopriremo essere Ged), un ragazzetto che pascolava le capre sui monti più alti.
Ged scoprirà di avere un potere e diventerà un giovane mago, che crescerà accanto a chi, in quel momento, sta leggendo delle sue gesta.
Lo accompagneremo attraverso tutto il Terramare, incontrerà tante popolazioni, tante culture diverse, diventerà uno degli uomini più potenti di quel mondo, affronterà avventure inimmaginabili.
Dovrà però scontrarsi anche contro se stesso, il proprio orgoglio e la propria superbia e forse saranno proprio quelle le battaglie più difficile da affrontare.
Ged cadrà, compirà un’azione sbagliata e trascorrerà la maggior parte della sua vita a porre rimedio a quell’istante di cedimento.
L'impulsività e la sete di potere lo metteranno nei guai.
Affronterà la sua personale lotta tra luce e ombra.
Non mancano però le protagoniste femminili come Tenar. La incontriamo nel secondo libro, una bambina costretta a diventare una grande sacerdotessa, soggiogata a delle tradizioni che non capisce fino in fondo. Perderà se stessa, la sua personalità, abituata a vivere secondo rigide regole in un tempio per servire degli antichi dei.
Ma Tener sentirà nell'animo di aver bisogno di altro. La luce che è in lei non sopporterà più le ombre e i misteri che la circondano.
Sarà proprio Ged a farle scoprire cosa di bello c’è nel mondo al di là del mare.
Ma sarà lei a salvare lui.
E quell’incontro segnerà le vita di entrambi.
Magia e oscurità sono i temi principali di questa immensa saga.
Una magia però diversa, profonda.
Una magia che prende potere dall’essenza delle cose.
Una magia legata alle parole e al vero nome delle cose.
Una lingua antica che risale alla creazione stessa.
I veri nomi delle cose ne rappresentano l’essenza, e conferiscono pieni poteri su di esse a chi li conosce.
L’equilibrio del mondo però è in pericolo.
E la magia rischia di scomparire.
I draghi saranno dei personaggi chiave nei libri: creature senzienti e libere, che conoscono storie ormai dimenticate da tutti.
Terramare è una saga immensa in cui incontreremo numerosi personaggi a cui ci affezioneremo.
Un romanzo ben fatto, che non lascia interrogativi in sospeso, in cui alla fine ogni cosa va perfettamente al suo posto. Tutto ha una spiegazione.
Una saga, come già accennato, molto introspettiva, che va a scavare nel profondo dell'animo.
Ognuno di noi è alla ricerca del proprio posto nel mondo, così come è stato per Ged e Tenar all'interno del libro.
Entrambi sconvolgeranno le loro vite in più occasioni e ogni volta dovranno affrontare la grande fatica "di ricominciare da capo", di imparare ad adattarsi alle proprie nuove vite senza troppi rimpianti.
Desideri, sogni e paura della morte saranno alcuni dei tanti temi magistralmente toccati da Ursula Le Guin.
Un libro che, ripeto, in alcune parti ho faticato a proseguire, abituata forse a romanzi più d'azione, ma che mi sento di consigliare a chi ha bisogno di un viaggio introspettivo.
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