Blog Tour - Fairy Oak - La storia perduta


Il 22 Ottobre dopo quindici anni dell'uscita del primo volume di Fairy Oak, Elisabetta Gnone ci prende per mano e ci riporta in questo magico villaggio con un nuovo entusiasmante libro: "La storia perduta".

Per la mia tappa del Blog Tour organizzato da Book Lover parlerò della scuola, in particolare della "Horace McCrisp" frequentata da Vaniglia e Pervinca, le nostre amatissime protagoniste.

La scuola. Un posto da molti amato, ma da altrettanti tanto odiato.
Un luogo di possibilità, di formazione, di crescita.
E insegnanti.
Che annoiano o che invogliano.
Che fanno paura o che incoraggiano.

Sono loro, gli insegnanti, a far la differenza sul nostro modo di vivere la scuola.
Esistono moltissimi studi sulla definizione di “insegnante efficace” e di cosa si dovrebbe fare in una classe, ma la realtà poi sappiamo che è ben diversa.
Ogni classe, ogni alunno, è un mondo completamente a sé, ciò che sarà efficace per uno studente, probabilmente sarà sbagliato per un altro.

Sicuramente un caposaldo del ruolo di insegnate è la comunicazione con cui creare un clima sereno e disteso, un ambiente in cui ognuno può dire la sua e ogni opinione abbia valore.
I nostri ragazzi sognano questo.

Un posto dove sentirsi liberi di essere se stessi, dove coltivare i propri sogni e le proprie aspirazioni.


Anche le nostre Vaniglia e Pervinca devono, come tutti, affrontare questa grande avventura che è la scuola.
Le due sorelle frequentano entrambe la “Horace McCrips”, ma in due classi diverse.

Questo tipo di decisione è spesso consigliata quando si tratta di gemelli, per dare l’opportunità di sviluppare ad ognuno la propria identità appieno e di potersi mettere in gioco unicamente con i propri sforzi e fatiche (anche se come al solito ogni situazione va valutata a sé e non esiste una regola “scientifica” a tal proposito che possa valere per tutti).

Le classi sono formate in maniera omogenea tra Magici del Buio e della Luce e Non Magici ed è vietato agli studenti l’utilizzo della magia a scuola. Queste piccole informazioni ci fan ben intuire il carattere di inclusività che caratterizza questo istituto. Possiamo, sfogliando le pagine, cogliere un ambiente sereno e di grande armonia tra gli studenti. Tranne Scarlet Pimpernel, lei è davvero antipatica con tutti.

Il nuovo capitolo di Fairy Oak “La Storia perduta” inizia dai ricordi di infanzia di Vaniglia e Pervinca.
Le due sorelle ormai anziane sfogliano le vecchie fotografie di famiglia raccontandoci di un compito particolare che venne loro assegnato.

Ma partiamo dall’inizio.
Le ragazze ricordano l’ora di storia come un incubo, il professore Absenzio Enormus era soprannominato da tutti Orcomorto. Si muoveva come un orco e possedeva anche la sua stazza! Non alzava mai lo sguardo e teneva sempre le palpebre abbassate, come un morto. 
Tutti mal sopportavano le sue lezioni, erano noiosissime. E lui era lentissimo a parlare.
Non chiamava mai e poi mai i suoi alunni con loro nome. Quando decideva di interrogare faceva una sorta di battaglia navale declamando “terza fila, secondo banco di sinistra”.
Le sue interrogazioni? Dei veri rebus, i suoi poveri studenti non sapevano mai cosa stesse loro chiedendo.

Nelle sue ore non voleva una mosca. 
Il silenzio era tanto che anche uno sbadiglio rimbombava. 
E così accade un giorno che Flox, la migliore amica di Vaniglia, commise il gravissimo errore di sbadigliare in classe. Subito il professore si arrabbiò e la chiamo gridando: “millesettecentododici”, al proseguire del silenzio dei ragazzi calò su tutti il buio. 
La preside ritrovò tutti gli studenti appesi  testa in giù chiusi in dei bozzoli.
Diciamo che in queste poche righe di racconto, Orcom.. ehm il professore Absenzio Enormus incarna perfettamente quello che un professore non deve fare.



A salvare tutta la scuola da questo personaggio, ci pensò il simpatico Robin Windflower, chiamato da tutti Scricciolo, che inavvertitamente investì con la bicicletta il professore che, a causa dell'incidente, si ruppe un alluce. Si concluse così la carriera di Absenzio Enormus, o almeno così tutti credevano.

Al suo posto arrivò Illuminata Foresta, dal carattere completamente opposto a Orcomorto, solare e allegra. Sarà proprio lei ad affidare agli studenti di tutta la scuola un compito alquanto particolare e originale.

Illuminata Foresta darà il via a tutta la fantastica avventura che i ragazzi affronteranno nel corso di quell’anno, ponendo a tutti i suoi alunni una domanda: chi ha costruito il villaggio di Fairy Oak?

I ragazzi scopriranno da subito che esistono più versioni della stessa leggenda, una dei Magici, una dei Non Magici e una dei Pimpernel. Il loro compito sarà raccogliere quante più informazioni possibile delle tre leggende, confrontarle e trovare la vera storia di Fairy Oak.

Ma da dove iniziare se non dalle proprie origini?
Per settimane i ragazzi si affaccenderanno nel ricostruire il proprio albero genealogico ricorrendo agli anziani, spulciando tra archivi e libri della biblioteca.
Un modo nuovo di fare scuola che entusiasmerà tutti gli alunni della Horace.
Una materia sempre studiata solo dai libri ora scorre fra le loro mani.
Sorgono da sole domande, nasce la curiosità di volerne dare una risposta. I ragazzi fanno squadra, si confrontano, nascono nuove amicizie mai pensate prima, si scoprono addirittura nuove parentele sepolte.

Costruiranno un immenso albero genealogico in cui un immenso intreccio di rami racconterà la storia del loro popolo, una rete fittissima e infinita di parentele, vicine e lontane.

“Ogni albero affondava le radici in un groviglio comune di arterie, in cui il sangue di ciascuno si mescolava a quello degli altri, arricchendo il terreno di qualità e ricchezza.”

È proprio su questa frase che mi sono lungamente soffermata. Densissima di significato nella sua semplicità.
La ricchezza del diverso che in fin dei conti è così simile a noi.

Chi otterrà l’ambito titolo di “Storico tra gli storici”?
Chi riporterà alla luce la verità su Fairy Oak?

Non vi resta che leggere questo nuovo, avvincente capitolo di questa bellissima saga.


Si ringrazia la Salani Editore per aver fornito il libro in anteprima


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