Il Mare Senza Stelle - Erin Morgenstern

 


Fare una recensione di questo libro è un’impresa ardua.
Il mare senza stelle è stato uno dei libri più chiacchierati degli ultimi mesi. Generalmente evito di leggere libri che vanno di moda, ma la trama intrigante e la copertina ben fatta, mi hanno ammaliato e convinta all’acquisto.

Ora però, da dove iniziare?

Possiamo dire che "Il mare senza stelle" è un libro particolare, pieno di descrizioni minuziose e con una trama, a parer mio, molto intrigata.
Storie dentro storie che si intrecciano e fondono con altre storie.
Non aspettatevi quindi un racconto semplice e lineare, bensì una storia complessa e articolata. Arriverete al punto di pensare sicuramente che sia tutto troppo confuso, ma, al contrario, Erin Morgenstern incastra tutto alla perfezione, un puzzle che pezzo dopo pezzo trova il posto giusto e permette di vedere il disegno finale.

La Morgenstern, nel suo labirinto di storie, nasconde in ogni pagina dei piccoli indizi creando in questo modo uno degli aspetti più interessanti del romanzo. Il mare senza stelle non annoia perché nel suo costante procedere, come le onde del mare, svela ad ogni pagina un piccolo dettaglio che ci stupirà proseguendo con la storia e che solo alla fine ci darà la possibilità di giungere a cogliere il senso reale e pieno di tutta la storia.

“Questa è la natura di una storia. Non tutte le storie parlano a tutti gli ascoltatori, ma ogni ascoltatore può trovare, da qualche parte, in un momento qualsiasi, una storia che gli parli. In una forma o nell’altra.”


Raccontare la trama di questo libro sarebbe molto riduttivo: prendetelo come se fosse un viaggio. E come ogni viaggio per capirlo appieno va vissuto in prima persona.

Come spiegare la magia di una storia che ti tiene incollata alla pagine?

Tutto inizia con una porta e con un libro.
O meglio una porta dipinta su un muro.
Una porta che era un disegno ma era anche una porta.

Una porta che Zachary Ezra Rowlins, il nostro protagonista, ha deciso di non aprire.
Questo rimane un episodio dimenticato nell’infanzia di Zachary, sepolto fino a che un libro nella biblioteca universitaria coglie l’interesse del ragazzo che, sfogliandolo, scopre immediatamente che non è un libro qualsiasi.
All’interno del testo ci sono una serie di racconti e di cui solo uno in particolare desta il suo stupore. Quell’episodio della sua infanzia è raccontato tra quelle pagine.

Il viaggio di Zachary Ezra Rowlins ha inizio in questo modo.

E voi quella porta l’avreste aperta?

“Una storia è come un uovo, un universo contenuto nell’ambiente che ha scelto. La scintilla di qualcosa di nuovo e diverso, ma completamente formato e fragile. Che ha bisogno di protezione. Anche lei lo vuole proteggere, ma c’è di più. Lei vuole essere lì dentro, lo vedo dai suoi occhi. Avevo l’abitudine di cercare le persone come lei, sono esperta nell’individuare quel tipo di desiderio. Lei vuole essere dentro la storia, non osservarla da fuori. Lei vuole stare sotto il suo guscio. L’unico modo per farlo è romperlo.”


"Il mare senza stelle" è un libro che ti entra dentro e si apre a molteplici interpretazioni, interpretazioni che sono personali e molto diverse fra loro
A me ha parlato della necessità di perdersi per poi ritrovarsi più forti di prima.
Di come ciò che è destinato ad accadere troverà sempre il modo di raggiungerci.
Di tornare a guardare il mondo con gli occhi stupefatti di un bambino che crede ancora alla magia perché ormai siamo incapaci di apprezzare la bellezza nelle piccole cose.
Di vivere a pieno la nostra storia, la nostra vita, di non lasciarci trasportare dalle onde in balia degli eventi, ma di prenderci cura di noi stessi.

Zachary Ezra Rowlins fa proprio questo, decide di vivere, di non stare più solo fermo a guardare.
La sua curiosità ha la meglio inizia ad indagare sul libro trovato in biblioteca. Questo è l'inizio della sua avventura, accompagnato da Mirabel una ragazza dai capelli rosa e Dorian un ragazzo che gli sussurra storie all’orecchio.

Un viaggio fatto di storie, porte, chiavi e api.
Un libro che una volta finito ti fa venire voglia di ritornare alla prima pagina per iniziarlo nuovamente da capo per poterne cogliere appieno ogni sfumatura.

E voi siete pronti per salpare per il mare senza stelle?

“ << Secondo te perché la gente veniva qui? >>
<< Penso che la gente sia venuta qui per lo stesso motivo per cui ci siamo anche noi. Per cercare qualcosa. Anche se non sapevamo cosa fosse. Qualcosa di più. Qualcosa per cui stupirci. Un luogo al quale appartenere. Siamo qui per vagabondare nelle storie degli altri, mentre cerchiamo la nostra. Al cercare. >>, dice Dorian, inclinando la bottiglia verso Zachary.“

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