L'ultimo treno per la libertà - M.W. Clayton - Review Tour


Oggi tocca a me raccontare questo libro, questa storia.
Vi anticipo subito che non sarà facile scrivere questa review.

Come al mio solito, vi risparmio la sinossi (che potete comunque trovare qui), ma partirò con contestualizzare un po' il libro per ricordare in che periodo è ambientato.

Il libro inizia nel dicembre del 1936, in quell'anno si erano svolte le Olimpiadi a Berlino, Francisco Franco in Spagna aveva preso il potere diventando Capo di Stato, Hitler aveva sottoscritto con Mussolini l'asse Roma-Berlino e i nazisti stavano cercando di prendere il potere in Austria.

All'ombra di questi eventi storici decisamente rilevanti, opera Tante Truus.
Geertruida Wijsmuller, conosciuta come Tante Truus, è una donna forte, che combatte contro un regime che non comprende, una donna che ha lo scopo di salvare vite umane. Ma, allo stesso tempo è una donna fragile, con dei dolori più grandi di sé stessa, con la paura di non essere adatta, all'altezza del suo essere donna.

Stephan Neuman è viennese. Figlio di una famiglia di cioccolatai, ha 15 anni ed è ebreo.
Lo incontriamo per la prima volta in una Vienna che rifiuta l'annessione alla Germania, in un'Austria che però sembra sempre meno decisa, sempre meno forte.
È giovane e ha un sogno, vuole diventare uno scrittore teatrale, vuole vedere i suoi lavori recitati nei più grandi teatri. Sulla sua strada incontra Žofie-Helene, una ragazza che ha più o meno la sua età e diventano amici, inseparabili, nonostante le differenze, nonostante la distanza che esiste nelle loro realtà.

In un'Europa in preda a Hitler e al nazismo, con confini che chiudono, immigrazione proibita, Stati che non prendono posizioni chiare, Tante Truus cerca di salvare la vita di bambini ebrei provando a portarli fuori dal Reich. Il suo lavoro è difficile, i bambini non hanno documenti e non devono essere "visti", devono passare inosservati. Il suo lavoro, assieme a quello delle persone che gravitano attorno a lei, diventa sempre più difficile, sempre più pericoloso, ma Tante Truus non riesce a fermarsi. Se non lei, chi si occuperà di quei poveri bambini la cui unica colpa è essere nati con una religione diversa?

Stephan, figlio della Vienna bene, vive la notte dell'annessione dell'Austria al Reich senza capire realmente cosa sta succedendo.
Da figlio prediletto di una Vienna aristocratica, passa velocemente a studiare dietro una linea gialla, passa ad essere il reietto, a non avere amici e anche il suo rapporto con Žofie-Helene cambia inevitabilmente.
Costretto a crescere in fretta, costretto a essere l'ultimo fra gli ultimi anche se non capisce perché.

Non racconterò altro di questo libro, dovrete leggerlo per capire. Per ricordare.
Non è solo un altro libro sul periodo nazista, non è solo un altro libro che racconta una storia da ricordare.
La storia è romanzata, ma Tante Truus è esistita sul serio e ha compiuto atti meravigliosi.
Leggendo questa storia ho pensato molte volte di chiudere prima della fine, leggere certe cose annoda lo stomaco, leggere del dolore provocato dai nazisti annienta l'anima. 
Ma Tante Truus e Stephan meritano tutta l'attenzione di chiunque legga questo libro, fa male e spesso vi troverete a far scendere qualche lacrima, ma è giusto leggerlo e ricordarsi di loro, di chi c'è stato.

Geertruida Wijsmuller ha ricevuto il titolo di Giusto Tra le Nazioni, e se l'è veramente meritato.
Io non credo avrei avuto il suo coraggio e la sua forza, o forse sì, non lo so.
So solo che la storia di Truus, di Stephan e di tutte le persone che hanno combattuto e sofferto a causa del nazismo, non dovrebbe essere mai dimenticata.

Grazie a Libri Riflessi per aver organizzato questo review party e ad HarperCollins per avermi regalato questo libro.

Sento di essere una persona un po' migliore dopo averlo letto.




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